Esattamente 11 anni, Sarah Scazzi veniva uccisa dalla cugina Sabrina Misseri e dalla zia Cosima Serrano. Con loro, anche Michele Misseri venne condannato ma ora è stato prosciolto dal reato di calunnia.
A soli 15 anni, Sarah Scazzi venne privata della sua vita per mano della cugina Sabrina e della zia Cosima, condannate entrambe all’ergastolo. Con loro, venne condannato a 8 anni anche Michele Misseri, rispettivamente padre e marito delle due donne, per occultamento di cadavere e ora è stato prosciolto da un’altra accusa di calunnia.
Michele Misseri, infatti, era staro denunciato per calunnia nei confronti del suo ex legale, l’Avv. Daniele Galoppa, e della sua ex consulente di parte. Secondo lo zio di Sarah Scazzi, i due avrebbero esercitato pressioni affinché lo stesso addebitasse l’omicidio della nipote alla figlia, Sabrina Misseri. L’udienza si è tenuta il 5 novembre e Misseri sarebbe stato prosciolto.
Da ciò che si evince, il giudice ha dichiarato di non doversi procedere nei confronti di Michele Misseri per l’intervenuta prescrizione del reato, determinando così il trasferimento della causa in sede civile.
L’omicidio di Avetrana
Il delitto di Sarah Scazzi è stato uno dei degli omicidi più atroci che l’Italia ricorda. Il ritrovamento del corpo della ragazza, a soli 15 anni, avvenne in diretta durante il programma Chi l’ha visto? , dopo oltre un mese dall’inizio delle ricerche. Tutto successe ad Avetrana, un piccolo paese in provincia di Taranto in Puglia.
Dopo un immenso processo mediatico, dov’era coinvolta tutta la famiglia, alla fine vennero condannate all’ergastolo la cugina Sabrina Misseri e la mamma Cosima, che si erano professate fin dall’inizio innocenti.